Le parole di Pietro Orlandi sul ritardo della commissione bicamerale, ferma al Senato.
“Mi avevano detto che sarebbe stato ancora più veloce, ma non è stato così“. Pietro Orlandi si sfoga a Di Martedì, su La7, riguardo lo stallo in Senato della bicamerale sul caso di Emanuela Orlandi. Pietro si domanda “se c’è qualcuno che non vuole rovinare i rapporti con la Santa Sede“.
Voto unanime alla Camera, poi la battuta d’arresto
L’istituzione della commissione sta incontrando la resistenza di alcuni membri del Senato, nonostante il voto unanime ricevuto alla Camera. La discussione è ancora in corso e, a quanto previsto, si protrarrà ancora per molto tempo.
“Mi ero appena detto che non vedevo più quella sudditanza psicologica nei confronti del Vaticano che c’era sempre stata. Invece ora mi sembra che questa sudditanza sia tornata“, dichiara Pietro Orlandi durante la trasmissione condotta da Giovanni Floris.
L’intervento di Pietro Orlandi a “Di Martedì”
“Prima di istituire una commissione che deve chiarire un fatto, si chiede di chiarire dei fatti che portino al chiarimento della commissione“. Queste le parole di Floris durante la trasmissione, che ha dato voce al fratello di Emanuela Orlandi.
Pietro, inoltre, aveva scritto sui social qualche giorno fa: “Richiesta di audizioni per capire cosa stia accadendo tra Vaticano e Procura…ma perché? Una commissione parlamentare è, dovrebbe essere, totalmente indipendente da Procura e Vaticano“.
Purgatori a “Di Martedì”: sembra di fare “un atto di fede”
Alla trasmissione su La7 era presente anche il giornalista Andrea Purgatori che ha commentato la vicenda. “È surreale: la commissione ha un senso oppure no? Lo studio delle tre inchieste permetterebbe di approfondire maggiormente il tema, invece sembra quasi che si debba fare un atto di fede“.
Inoltre, il giornalista ha menzionato il motivo potenziale delle complicazioni che potrebbero derivare dai commenti fatti da Pietro Orlandi su Papa Wojtyla qualche settimana fa. Anche Papa Francesco aveva espresso la sua disapprovazione per quei commenti.
“Può una frase anche interpretata male interferire nella decisione di andare a fondo su una cosa così delicata e importante? L’opinione pubblica può aspettare“, ha concluso Purgatori.